venerdì 11 luglio 2014

ILGIOCO DELLA GIOIA

Il GIOCO DELLA GIOIA  
DOVE E QUANDO:
 
Il ritiro, della durata di 4 giorni dal 7 al 10 agosto, si svolgerà a Milano Marittima, Viale Matteotti, 209 presso la Casa per ferie sport Now.
Per informazioni e prenotazioni (prima possibile  e comunque

entro 
​ven.25 luglio )

Gli ospiti, esponenti autorevoli di differenti Tradizioni Spirituali, sono stati scelti per facilitare l’individuazione dei punti di comunanza e dei principi universalmente condivisi, nella ricerca della felicità, intesa come piena realizzazione dell’individuo. 
Durante il GIOCO DELLA GIOIA" ci alimenteremo con
​CIBI VEGETARIANI
 sapientemente ed abilmente preparati da Ivana Carroli e Marina Roncaglio.
Ivana Carroli,
​chef di ​
pluriennale esperienza in ambito vegetariano e macrobiotico con alle spalle la gestione di due Ristoranti vegetariani in Faenza, IL FRUTTO PROIBITO ed Il ristorante BABETTE.
​O​
ltre alle sue capacità culinarie, 
​Ivana ​
ha sempre unito passione e amore in una cucina fantasiosa ed eclettica. La varietà dei piatti proposti fanno di Ivana, una piccola enciclopedia vegetariana.
Marina Roncaglio,
​ ​
sua allieva, crea con la stessa passione ciò che di meglio Ivana le ha insegnato, sperimentando, sulla base dell'esperienza ricevuta, nuove e semplici ricette.
La garanzia di cibarsi in maniera adeguata è data anche dal fatto che gli alimenti sono biologici e le verdure di stagione. Oltre che alimentare la mente, in questo
percorso di 4 giorni alimenteremo il corpo in maniera sana, vegetariana e adeguata, con gusto, sapori e profumi. 
COS’E’ IL GIOCO DELLA GIOIA

E’ una vacanza alternativa per corpo, mente e spirito dove fare esperienza degli insegnamenti delle antiche culture tradizionali autentiche, condividere, conoscere, praticare.
E’ un’occasione per crescere condividendo e superando le sfide e le difficoltà del quotidiano, per incontrare in modo costruttivo i momenti decisivi di cambiamento che ciascuno vive.
E’ una ricerca di evoluzione interiore in contatto con la natura e col nostro cuore.
E’ un cammino dove si mescolano esperienze pratiche, giochi, divertimento, scienza, conoscenza, momenti di silenzio e meditazione, respiro, saggezza e spiritualità.

OSPITI:
 
Dall'intervento del Ven. Lama Tibetano Gheshe Dondup Tsering, di

​Don Arrigo Chieregatti
, del
​la Dott.ssa Diana Vannini del ​
Centro Studi Bhaktivedanta e dei vari relatori che rappresentano differenti tradizioni autentiche, desideriamo far emergere i principi fondamentali ed universali che l'uomo dovrebbe rispettare per intraprendere il viaggio verso la felicità e piena realizzazione, liberandosi da condizionamenti, attaccamenti e aspettative.
 
ISCRIZIONE E COSTI:

Per iscriversi puoi inviare una email a: info@accademiaintelligenzaemotiva.it
Il costo è comprensivo di vitto, alloggio, tessera associativa, attività, seminario e attestato di partecipazione da giovedì 7 a domenica 10 agosto è di €.240,00 a persona.
Per chi desidera partecipare solo ad una parte del ritiro il costo è di €.80 al giorno, comprensivo dei pasti, tessera associativa, attività e seminario.
I posti sono limitati ad un massimo di 35 persone.
Per informazioni e prenotazioni (
entro 
​ven.25​  luglio) scrivi a: info@accademiaintelligenzaemotiva.it

DATA E ORARI:dalle 14:00 di giovedì 07 agosto alle 15:00 di domenica  10 agosto.

CONTENUTI:
 
-       I punti di accordo nei principi fondamentali di alcune delle principali e più autorevoli Tradizioni Spirituali riguardo alla Via che conduce alla Felicità: Buddhismo Tibetano, Induismo, Islamismo, Cristianesimo.
-       I principi universali della felicità
-       I principi universali dell’Amore
-       Il respiro
-       Alimentazione ed energia
-       Relazione tra corpo, mente e spirito
 
MODALITA’
L’apprendimento sarà teorico e pratico con modalità interattive, giochi, esperienze, insegnamenti frontali e lezioni all’aperto.
Verrà rilasciato un attestato finale di partecipazione al corso per chi parteciperà all’intero percorso.
 
 
Ven. Lama Ghesce Dondup Tsering
Ghesce Dondup Tsering è nato nel 1971 in una famiglia di contadini a Tawang nell´ Arunachal Pradesh, una zona dell´ Himalaya Indiana vicino al confine con il Tibet. Ha 9 fratelli e sorelle, e a causa delle difficoltà economiche i genitori inizialmente non permisero a lui, Ghesce-la, che era il figlio maschio più piccolo, di andare a scuola. Doveva invece lavorare come pastore seguendo le mucche e le pecore dei suoi vicini. Da giovane però Ghesce-la si sentiva molto ispirato quando vedeva i monaci, e aveva un grande desiderio di studiare la filosofia buddista. Chiese ripetutamente ai genitori di poter studiare, e finalmente loro gli consentirono di frequentare uno zio monaco. Nel 1981, quando il Dalai Lama diede l’iniziazione di Kalachakra nell´Arunachal Pradesh, Ghesce-la incontró molti monaci, che gli consigliarono di andare in uno dei grandi monasteri del sud dell’India, e quando aveva 15 anni riuscì a trasfe rirsi nel monastero di Sera-je insieme a un amico del suo stesso villaggio. Fu subito accettato nella classe di filosofia e si stabilì nella casa Drati-Kamtsen destinata ai monaci di provenienza di quella zona dell’Himalaya, sotto la guida di Lama Zopa Rinpoche. Anche se Ghesce Dondup si sentiva molto fortunato perché poteva entrare nel grande monastero e realizzare il suo sogno di diventare monaco, all’inizio la vita in quel luogo era molto dura, perché non aveva abbastanza da mangiare e le condizioni di vita non erano molto buone. Fortunatamente dopo tre anni una signora di Trieste inizió a sponsorizzarlo e questo gli permise di seguire un percorso di studi molto impegnativo, che duró 16 anni, fino all’esame finale di Ghesce Lharampa, nel 2002. Per completare gli studi frequentó per un anno il collegio tantrico Gyumed . Dal 2004 al 2006 Ghesce è stato membro del comitato per la supervisione della costruzione del nu ovo tempio per il Drati Kamtsen, e dal 2005 al 2008 ha insegnato filosofia buddista ai giovani monaci e ha pure fatto parte del comitato per gli studi filosofici di Sera-je, che si occupa tra l’altro degli esami per gli studenti. Nel 2009 Lama Zopa Rinpoche ha chiesto a Ghesce Dondup di diventare Lama residente presso il Centro Kushi Ling di Arco (Tn) e di insegnare anche in altri centri italiani. Ghesce Dondup ha accettato volentieri, anche perché grazie a una persona italiana aveva potuto completare i suoi studi. Il 14 aprile 2010 è arrivato in Italia e il 20 aprile ha dato i primi insegnamenti.
Il suo intervento si terrà sabato 9 agosto.

Centro Studi Bhaktivedanta
Accademia delle Scienze Tradizionali dell'India
Dott.ssa Diana Vannini​​ 
Il CSB è un’Istituzione Accademica non profit fondata nel 1995, opera in tutta Italia e anche all’estero. 
E’ un'associazione dedicata allo studio e insegnamento della cultura classica indiana, impegnata a conservare le antiche scritture dei Veda e di documentare la tradizione Vaishnava con libri, supporti audio e video, conferenze e seminari presso Istituti Culturali, Scuole ed Università, Associazioni di Categoria, Istituzioni Religiose, corsi di formazione a distanza, oltre a viaggi di studio in India. Il CSB ha organizzato eventi formativi E.C.M. (Educazione Continua in Medicina), accreditati dal Ministero della Salute e seminari sulla Psicologia della Leadership del Benessere, per la valorizzazione delle risorse umane. Alcuni corsi del CSB tenuti presso Università sono stati riconosciuti da Provveditorati agli Studi per l’aggiornamento di docenti di ogni ordine e grado. L’Accademia è accreditata anche per l’erogazione di Corsi di Counseling ed è membro della Libera Università del Counseling. 
"Il valore accademico dei Corsi del Centro Studi Bhaktivedanta e' riconosciuto dall'Universita' indiana Dev Sanskriti Vishwavidyalaya University, pienamente accreditata dal Governo indiano, con la quale il CSB coopera nella diffusione dei valori universali delle Scienze Tradizionali dell'India.
Il suo intervento si terrà
​venerdì​
 
​8​
agosto. 
 

​Don Arrigo Chieregatti​
 Don Arrigo Chieregatti, autore di numerosi libri, missionario in India e in molti paesi disagiati è parroco di Pioppe, un paese vicino a Marzabotto,
​U
no di quei sacerdoti che riconcilia con il cristianesimo. Laureato in Filosofia e Teologia e specializzato in Psicologia, insegna da diverso tempo presso il Dipartimento di Scienze dell’educazione dell’Università di Bologna.L’intercultura è uno degli ambiti di cui si è più occupato: a titolo d’esempio cito il saggio scritto insieme ad Andrea Canevaro (La relazione d’aiuto. L’incontro con l’altro nelle professioni educative, Carocci, 1999), in cui Chieregatti parla del rapporto con il “diverso”; la razza e il razzismo, il rapporto tra culture, il pluralismo.Ma il suo non è un interesse puramente teorico: Don Arrigo è uomo che ha viaggiato molto, che si è interessato profondamente di culture altre, imparandone talvolta la lingua (nella sua lezione, cita spesso i suoi viaggi in Oriente, in particolare in India, Cambogia e Vietnam)
​.​
 
COORDINATORI:
 
Silvia Minguzzi, Ph.D Indovedic Psicology, fondatrice e direttrice dell’Accademia dell’intelligenza Emotiva, Coach, Counselor, autrice dei libri “Casa Farò da Grande”, “Impara a Dire di No”, “Il Segreto del Bosco delle Querce Antiche”.
 
Dott. Giovanni Nigris Cosattini, laureato in Giurisprudenza presso l’Università La Sapienza di Roma e specializzato in relazioni internazionali.
E’ stato manager nell’ambito di progetti di cooperazione internazionale allo sviluppo ed in realtà aziendali nazionali ed internazionali.
E’ ricercatore in storia delle religioni ed esegesi dei testi sacri di varie tradizioni (Cristianesimo, Islamismo, Induismo).

INDICAZIONI UTILI:

Per il corpo:
• Si consiglia di non fumare
• Alimentazione vegetariana
• Acqua, tisane e the verde
• Abiti e scarpe comode

Per la mente:
• E’ suggerito un uso limitato di telefonini e computer
• Si può dormire in stanze da 2-4-6-8 persone (a seconda di quanto sei disposto a metterti in gioco)


Per lo spirito:
• Si offre il proprio servizio agli altri membri del gruppo in base alle esigenze
• Si rispetta il silenzio altrui ed i momenti di riflessione individuale
• Ci si impegna nell’astensione dal giudizio
• E’ richiesta flessibilità e disponibilità nell’ assecondare e contribuire alle attività organizzate
           
 
"La capacità di esprimere sé stessi si chiama libertà. Le tenebre non sono libertà, come non è libertà l'invisibilità, che è l'ostacolo più terribile da affrontare, per superare il quale è necessario l'entusiastico fervore del germoglio dentro il seme, del fiore dentro il bocciolo."
RabindranathTagore
 
 
Per informazioni e prenotazioni
(entro ​ven.25​ luglio) scrivi a info@accademiaintelligenzaemotiva.it

martedì 8 luglio 2014

Le chiavi per una dietetica razionale secondo la scienza naturale igienistica

Prefazione di "Alimentazione Naturale - Vol. 2" di...

Camilla Ripani presenta il nuovo libro di Valdo Vaccaro "Alimentazione Naturale - Vol. 2"

Prefazione di "Alimentazione Naturale - Vol. 2" di Valdo Vaccaro
La gente si identifica con quello che mangia, lo ama visceralmente, come fosse l'unica libertà rimasta in questa vita, o almeno così mi spiegò un tizio che una volta mi disse: «Voglio essere libero di mangiare quello che voglio!».
Eppure troppo spesso si dimentica che libertà è ben più che ingurgitare cibi a caso o per automatismo culturale (e questo è ciò che accade nella maggior parte delle volte).
Libertà è scegliere consapevolmente le proprie azioni nel rispetto delle leggi del creato.
Ma che consapevolezza può esservi nella moderna alimentazione occidentale che, tra bevande gassate, hamburger, cereali raffinati e conservanti di ogni tipo, ha un impatto pesantissimo sull'ambiente, sugli animali e sulla nostra stessa salute?
Quando incontri le idee e gli studi di Valdo Vaccaro, non puoi che andare semplicemente oltre questa domanda e passare direttamente all'azione, cambiando non solo il modo di mangiare ma anche quello di pensare visto che, a quanto pare, le due azioni sono inevitabilmente connesse.
Grazie a Valdo, ho preso coscienza di come la tossiemia, cioè lo stato di intossicazione interna del corpo, sia il vero interruttore delle malattie... che non sarebbero «mostri» da abbattere, ma il segnale, sano e sensato, di un equilibrio che bisogna ripristinare. Questo semplice concetto è, già di per sé, in grado di farci riappacificare con il corpo e i suoi segnali, che sono sempre logici e profondamente intelligenti, ma soprattutto ci restituisce la responsabilità del nostro stile di vita.
Che dire, poi, della «teoria infettiva» proposta dalla cultura medica ufficiale? Questa si scontra inevitabilmente con l'igiene naturale di cui Valdo ci fa partecipi.
Le cosiddette malattie infettive, infatti, non sarebbero causate dai virus. I virus, per definizione, sono detriti cellulari quindi sono inerti, morti, non si riproducono né tantomeno possono essere causa di contagio. Che cosa significa? Valdo Vaccaro ci spiega bene e con solida preparazione scientifica che ciò che conta è lo stato complessivo di un organismo, mentre batteri e virus arrivano in accompagnamento o in conseguenza dei processi di una malattia.
Ecco che le parole di Pasteur, confidate a uno studente nell'ultima fase della sua vita, oggi assumono per me un chiaro significato:
«Il terreno è tutto, il microbo è nulla».
Quando l'editore mi ha chiesto di scrivere questa prefazione al tanto atteso seguito di Alimentazione Naturale, sono stata subito felice e onorata.
Come ricercatrice in scienze esoteriche, ritengo che il fattore spirituale e psicosomatico sia altrettanto importante per quello che riguarda il ripristino della salute, pur non scavalcando ma, anzi, supportando con ciò il concetto stesso di tossiemia: siamo esseri multidimensionali e non di rado una persona intossicata nel corpo lo è pure inevitabilmente nella psiche. Corpo e anima non possono essere separati.
Insomma, la mia ricerca e la mia esperienza mi hanno avvicinato all'igienismo, che sto ancora studiando, ma d'altro canto appartengo anche ad altri territori d'indagine. Per questi motivi pensavo che un 100% vegan tendente crudista, ossia un esponente «integerrimo» della scuola igienista, sarebbe stato più idoneo di me a presentare l'opera del magnifico Valdo.
È stato proprio leggendo il suo libro, tuttavia, che ho capito che anch'io avrei potuto fare la mia parte.
Questo testo, infatti, oltre a chi desidera approfondire gli argomenti della salute naturale, è rivolto a chi ancora mangia carne perché convinto che sia necessario, e a chi cerca il farmaco per mettere a tacere un sintomo e chiama ciò «guarigione».
Anni fa, quando decisi di smettere di mangiare carne, fui letteralmente sommersa dall'ansia di entrare chissà in quale grave carenza, anche perché era il ritornello che mi cantavano tutti quelli che mi stavano intorno...
Ricordo poi, ancor prima di cambiare il mio stile di alimentazione, le tante visite dal dermatologo che pretendeva di curarmi l'acne attraverso una marea di antibiotici (che presi per più di sei mesi). Il dottore, che pagavo assai profumatamente, si fece una grassa risata e si raccomandò di non mettermi fissazioni in testa quando, un po' timidamente, gli chiesi: «Non sarà mica che la salsiccia quotidiana, le due pizze per pasto e la coca-cola c'entrino qualcosa con questo problema? Ho un amico che mi ha parlato del ruolo dell'alimentazione nei problemi di pelle...»
Se tanto mi dà tanto, oggi, che faccio dell'insalata un fondamentale alleato di salute, mi darebbe della malata mentale. Malata mentale, sì, ma con una pelle bellissima, per la quale ringrazio i radicchi e le carote.
Ecco, io lo so: non è facile abbattere dei pregiudizi culturali così radicati e magari dover mettere in discussione quei principi nei quali si è sempre creduto per buona fede, sostenuti dalla TV, dagli amici, da alcuni medici stessi! Ma so anche che, se apriamo la nostra mente, saremo oltremodo ripagati.
Quello che Valdo ci propone è un compendio di risposte importantissime sulla salute e sui suoi meccanismi, su come funziona il corpo ma anche su come funziona l'intelligenza sottile delle energie, svelandoci i meccanismi della natura e il modo di assecondarli e avvalerci di loro per rafforzare il nostro sistema immunitario. Meccanismi che non richiedono alcun farmaco, alcuna parcella salata da pagare, ma al più un orto vicino casa e delle passeggiate all'aria aperta.
È anche un'opera, questa, che solleva profonde e importanti domande su quelli che sono i dogmi della scienza medica e su quelli che sono i valori di questa umanità, affinché possiamo imparare a scegliere e ad essere liberi davvero e, in questo, a lasciar liberi anche i nostri fratelli animali.
Non c'è niente, qui, da prendere come atto di fede, ma c'è tutto da sperimentare, da approfondire, da verificare attraverso la nostra stessa ricerca ed esperienza.
Desidero, in particolare, fare al lettore due inviti:
  • il primo è che, nel leggere questo testo, egli possa mettere per un momento da parte le teorie che ha studiato a scuola o ha appreso dallo status quo culturale, immaginando di non «sapere già», e che con tale atteggiamento di sincera curiosità si appresti alla lettura, per trarre quindi da sé le proprie conclusioni;
  • il secondo è che adatti i consigli dell'igienismo in base alle proprie possibilità, usando sempre il buon senso e anche la pazienza.
Occorre avere pazienza ed essere disposti a conoscersi, senza saltare a conclusioni affrettate: c'è chi tollera meglio alcuni cereali rispetto ad altri, chi certi legumi e altri meno, lo stesso dicasi per verdura e frutta, per il numero di pasti, per la quantità, ecc... Trovo quindi essenziale ascoltare il corpo e lasciare che ci guidi sapientemente anche attraverso il cambio di dieta, fermo restando che la conoscenza dei meccanismi di depurazione e di guarigione, così come ce li spiegano Valdo Vaccaro e la scuola igienista, ci aiuta ad affrontare al meglio i periodi di cambiamento.
Personalmente, non so se riuscirò a divenire vegan al 100%, anche se ammetto che mi piacerebbe molto avere un'alimentazione totalmente «cruelty free». So, tuttavia, che cerco di fare la mia parte come meglio posso e ho capito che anche questo non è da poco.
Incominciare è ciò che conta.
Facciamo un passo alla volta, informiamoci e man mano introduciamo nella nostra vita i cambiamenti che fanno bene al corpo e all'anima!
Perché se è vero che non abbiamo assolutamente bisogno di mangiare carne e di schiavizzare e dissanguare gli animali, è altrettanto vero che sentendoci in colpa e magari «indietro» rispetto ai vegani e vegani tendenzialmente crudisti, oppure sentendoci troppo lontani dall'alimentazione ideale da loro proposta, non potremo dare il nostro contributo, perché rischiamo di rinunciare in partenza o forse di non cominciare mai.
A Valdo va il mio grazie più sentito. Lui è un grande guerriero che si batte per aiutare le persone a essere sane e libere da paure e illusioni, spesso create ad arte per renderci consumatori di farmaci e di altre diavolerie moderne il cui obiettivo è ingrassare le tasche delle multinazionali.
Grazie a Valdo moltissime persone non hanno più paura delle malattie e hanno recuperato fiducia nei poteri guaritori del proprio corpo, imparando a sostenerlo invece di intossicarlo, recuperando, e questo ha un valore enorme, un rapporto più sereno con la vita e con le altre creature del pianeta.
Camilla Ripani